Nato nel 1973 completa gli studi in architettura presso il Politecnico di Milano. Dal 1997 al 2004 vive e lavora a Londra dove collabora come architetto con lo studio Foster+Partners.
In questi anni è coinvolto nella costruzione di un edificio di otto piani per la ricerca scientifica presso l’Imperial College e diventa Capo Progetto di Capital City Academy, un liceo per 1400 studenti, lungo 250 metri e inaugurato Tony Blair.
Tornato in Italia, dopo una breve esperienza presso lo studio di Mario Bellini, si mette in proprio lavorando sia nel mondo dell’architettura che del design.
Affascinato dalla progettazione senza limiti di scala procede rapidamente esplorando con un costante intreccio di competenze, intuizioni e tecnologie innumerevoli temi, con l’obiettivo di creare uno spazio a progetto globale.
Da subito riceve numerosi riconoscimenti tra cui: la lampada Vertigo viene inclusa nella collezione permanente del Vitra Design Museum. Vincitore della menzione d’onore al XXI Compasso d’Oro oltre che diverse volte del Red Dot Design Award, del Good Design Award e delle selezioni al Design Index ed dei Compassi d’Oro.
L’interesse per le tematiche del vivere contemporaneo lo porta inoltre a cimentarsi attivamente nel mondo dell’architettura ecosostenibile con la costruzione di POLINS, Polo di Innovazione Strategica, edificio certificato CasaClima Classe A+ e finalista al Premio Fondazione Renzo Piano.
Audace, eclettico, anticonvenzionale ed empatico. È l’approccio al design di Francesca Lanzavecchia. Nata a Pavia nel 1983, si laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, per poi frequentare il Master in Conceptual Design alla Design Academy di Eindhoven, dove si laurea nel 2008 con lode.A Eindhoven inizia a prendere forma la sua personale visione di design quale
disciplina prismatica e multi sfaccettata, un alfabeto visivo universale capace di plasmare l’esistente attraverso un’eleganza poetica e sovversiva. Per lei essere designer significa al contempo essere ricercatori, ingegneri, artigiani e narratori, affabulatori di storie di vita, come quelle espresse dai suoi progetti. Estensioni funzionali e simboliche di chi siamo, questi ultimi, infatti, sono portatori di racconti, gesti e rituali d’uso quotidiano, oggetti senzienti e animati con cui intrecciare una relazione affettiva e personale. Dal forniture al product all’interior design, le sue collezioni
riflettono un’inclinazione metodologica e professionale all’Universal Design e alla realizzazione di prodotti che siano realmente accessibili ad ogni categoria di persone mettendo al centro l’essere
umano, con i suoi limiti e le sue fragilità, a cui deve rispondere un design ergonomico, adattivo, riflessivo e inclusivo. Una sorta di seconda pelle che funga da ausilio funzionale a disabilità fisiche
permanenti o temporanee, migliorando sensibilmente la qualità della vita. Storyteller, esteta inquieta e progettista dalle ispirazioni nomadi, nel 2010 fonda con Hunn Wai lo studio multidisciplinare di design Lanzavecchia + Wai con sede a Pavia e Singapore, di cui dal 2012 è Creative Director.
Designer industriale attento e sensibile alle diverse correnti di design e artistiche più significative ed eterogenee, unisce all’interno della propria proposta una duplice anima: tecnica e artistica. Libero di utilizzare il “Form Follows Function” o il “Function Follows Form” a seconda del tema affrontato, ha un significativo background tecnico che l’ha portato a collaborare come Senior mould Project tech designer realizzando attrezzature e stampi di pressofusione e plastica per aziende nazionali ed internazionali quali Kawasaki, Ducati, Bonfiglioli, Sylber, Metalwork, Gaggia, Mercedes, Fini, Prisma e Artemide.
Marco Piva è un architetto e designer.
Tra i più noti esponenti del periodo denominato Radical Design, nel 1990 fonda lo studio che porta il suo nome.
Ha progettato e disegnato per marchi come Poltrona Frau, Etro Home, Colombo Design, La Murrina, IGuzzini, Leucos e Mandelli1953. Docente universitario di prestigiosi istituti, Piva, grazie alla sua esperienza pluriennale, è autore di opere di architettura, interior e industrial design in Italia e all’estero.
Due stili differenti, due eclettiche e diverse personalità unite dall’amore per la propria terra di origine e dalla passione per il design. Un processo formativo che si caratterizza per il legame con la propria terra e per essere entrambi
esponenti della terza generazione “in viaggio” nel mondo del design.
Da anni sviluppano idee in cui la cura del dettaglio e l’integrazione tra forma e funzionalità sono gli elementi centrali del loro approccio ed estetica progettuale.
Edoardo Colzani è un Industrial Designer e Art Director. Negli anni ha collaborato con Emmanuel Babled e con diverse aziende che spaziano dalla cosmesi alla meccanica industriale e all’arredamento.
Dal 2013 è Art Director di Laurameroni Design Collection. Nel 2016 ha ricevuto un prestigioso riconoscimento durante la Biennale di Venezia. Disegna e produce giocattoli per bambini.
Luca Novati è un architetto dal 2006. Un attento studio delle tradizioni culturali del comasco e l’amore per i viaggi hanno influenzato la sua ricerca estetica. I suoi progetti spaziano dalla
realizzazione di scenografie per eventi al recupero di edifici industriali, dalla progettazione di allestimenti, all’interior design fino al prodotto industriale.
Sebastiano Tosi, designer e creativo, ha collaborato con marchi come Ideal Standard, Ernesto Meda, Caimi Brevetti, Alessi, Ferrero e Levis. Tosi, specializzato in Computer Generated Imagery e in rendering 3D, è partner di Bombol, brand di prodotti per l’infanzia ed è responsabile dello sviluppo del prodotto in Estremo Oriente per A-Style.
Collabora inoltre con lo Studio Cirasa specializzato nella produzione di immagini per la pubblicità visiva e commerciale.
Alberto Brogliato e Federico Traverso hanno fondato il loro studio di design nel 2014 dopo aver studiato architettura e approfondito l’arte della soffiatura del vetro e della lavorazione della tradizionale ceramica giapponese. “No time, no space” è il claim che riassume l’anima e la visione dello studio: la creazione di oggetti dal design senza tempo e che si adattano a diversi contesti.
BrogliatoTraverso vanta collaborazioni con aziende comeMagis, Cappellini, Guzzini, Infiniti. Lo studio ha vinto numerosi premi internazionali, tra cui il Red Dot Design Award, German Design Award, iF Design Award and Good Design Award.
Classe 1990, nata a Lecco e Laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano.
Giovane professionista ma già profonda conoscitrice del settore.
Gaia Ronchetti è architetto per formazione, designer per vocazione ma soprattutto spirito creativo per natura. Lo stile di ogni creazione si presenta unico e inconfondibile, un’ispirata reinterpretazione del lusso che riesce a fondere in modo armonico istinto e razionalità, geometria e sogno, leggerezza e concretezza materica. Partendo dal prezioso bagaglio della conoscenza e dalla curiosità, Gaia Ronchetti lancia dunque un impulso davvero innovativo, in grado di sorprendere grazie alla sua capacità di rendere il design un’esperienza sensoriale assolutamente gratificante.
Valerio Sommella, Industrial Designer, vanta collaborazioni con marchi come Apple, Alessi, Honda e Panasonic.
Dopo diversi anni trascorsi in prestigiosi studi tra Milano e Amsterdam, dal 2009 lavora a progetti che spaziano dall’illuminazione all’arredo, dall’elettronica di consumo agli accessori.
Anonima Luci, fondato da Alberto Saggia e Stefania Kalogeropoulos, è uno studio di lighting design di Milano specializzato in progetti legati al retail di lusso, all’hospitality, al residenziale e al mondo delle mostre d’arte. Parallelamente lo studio sviluppa apparecchi di illuminazione, soluzioni custom made e installazioni di light art.
La collaborazione tra Sommella e Anonima Luci dà origine a progetti trasversali che riflettono differenti competenze e stili estetici. Oggetti dall’elegante forza espressiva in cui l’approfondita conoscenza della tecnologia della luce si unisce alla purezza e semplicità formale delle linee.
Cristián Mohaded è nato nella campagna argentina negli anni ottanta. Laureato all’Università Nazionale di Cordova lavora simultaneamente come industrial designer, interior designer e direttore artistico. Vive a Buenos Aires dove ha aperto il suo studio. Oggi è un modello esemplare nel mondo del design in Argentina e nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Mohaded sostiene che ogni progetto sia il risultato di una collaborazione con un materiale specifico: ognuno ha le proprie caratteristiche che si legano indissolubilmente all’idea creativa che costituisce l’oggetto.
Nel 2006 accompagnata in tesi dall’imprenditrice e Architetto Carlotta De Bevilacqua, attuale Vice Presidente di Artemide S.p.A, consegue con il massimo dei voti una “Laura Magistrale in disegno Industriale del Prodotto” e specialistica in lighting presso Il Politecnico di Milano. Dopo la laurea matura esperienza come project manager e poi come libera professionista, competenze che la portano ad affrontare il design con approccio multidisciplinare: unica leva che può far nascere nuove idee e dar vita a progetti innovativi.
Nel 2015 apre il proprio studio con la chiara intenzione di dedicarsi alla progettazione e alla consulenza strategica nei settori del product, furniture, interior, exhibit, lighting e communication. Collabora con prestigiose aziende produttrici e con stimati studi di design offrendo consulenza: progettuale, tecnica, strategica, di supervisione e coordinamento. Il design è per lei progetto e non styling, ingegno e non pura creatività.
ARTEFATTO design studio viene fondato a Londra e Milano nel 2015 da tre giovani designers: Lorenzo Scisciani, Salvatore Morales and Sacha Andraos, uniti dalla loro passione per il design. Artefatto oltrepassa i confini tra arte, design e fashion per creare un’unica e personale visione del design. Uno studio multidisciplinare coinvolto in differenti ambiti, come l’interior, l’arredamento o l’illuminazione, per realizzare prodotti innovativi per i top design brands mantenendo una distintiva semplicità e purezza.